2015-RANDONNEE:

LANGHE ROERO MONFERRATO

DAL MONFERRATO AL ROERO ALLE LANGHE 2015


Sabato 28/3/2015    -     Domenica 29/3/2015               

Questa randonnèe mi da modo di conoscere almeno in parte un territorio non troppo lontano da casa, ingiustamente trascurato, il Monferrato. Il percorso ciclistico di 200 km si snoda infatti attraverso gli ininterrotti sali scendi delle colline del Monferrato, passando per il Roero e le Langhe, in un paesaggio meraviglioso costituito per lo più da vigneti a perdita d’occhio.

La partenza della rando si effettua dalla località di Castelnuovo Don Bosco, più precisamente dal Colle di Don Bosco e già da questo punto, il giorno prima della competizione, ho modo di visitare l’enorme santuario edificato in tempi differenti, che accoglie immagini e ricordi della vita e dell’operato del religioso, di qui originario. Pernotto proprio all’interno dell’enorme complesso religioso, in un’ala occupata da diverse camerate provviste di letti a castello. Divido la stanza con altri 8 partecipanti dei complessivi 400 iscritti. Alla partenza, stabilita per le 7.30 di domenica, fa molto freddo e sono costretto a coprirmi malgrado le previsioni preannuncino una giornata piacevolmente calda. L’organizzazione è assai latente, non è possibile fare colazione nelle vicinanze dal momento che l’unico bar presente all’interno del santuario, aprirà i battenti solo alle 9.00, e visto che non sono stati in grado di concretizzare una alternativa, rimanderò a tempi migliori l’agognato binomio cappuccio – brioche. Lungo il percorso sono collocati in tre semplici bar i punti di controllo, rispettivamente al 49° al 90° e al 136° chilometro, nei quali occorre farsi vidimare il passaggio per l’omologazione. Nel primo bevo velocemente un cappuccio, nel secondo un caffè e nel terzo sosto qualche minuto in più per un panino e chinotto. Mi muovo a volte da solo e a volte in gruppo, che facilita il contrastare del vento.

Arrivo al traguardo dopo 9 ore e 45 minuti. Qui mi consegnano un bel attestato di partecipazione, affamato come si può essere dopo quasi 10 ore di pedalata, mi dirigo al pasta party… 70 grammi risicati di pasta è la mia razione, che tra l’incredulo e lo stanco dopo 2450 metri di dislivello e 200 km manco vedo!

Stranamente in queste due giornate parlo con poche persone, solo una coppia di varesotti mi lascerà un piacevole ricordo. Con loro ho condiviso la camerata della notte scorsa; la moglie, originaria di Rieti, racconta che per amore si è trasferita a Varese, un duro impatto che per amore è stata disposta ad accettare! Solo il marito partecipa alla competizioni, lo ritrovo spesso durante il percorso e da ultimo al misero rancio finale.

La carta vincente di questa randonnèe è esclusivamente e non da poco, il paesaggio! Distese di vigneti, che producono vini d’eccellenza alternate in misura decisamente minore a coltivazione di nocciole, altro prestigio italiano. Ritornerò sicuramente con mia moglie e senza ansia da prestazione, con la possibilità di visitare con maggior calma questi luoghi ameni, sorseggiando qualche bicchiere di vino e scattando qualche bella foto in tranquillità.


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Flavio Facchinetti