2015-RANDONNEE:
PERCORRERE NON PER CORRERE
2015-RANDONNEE:
PERCORRERE NON PER CORRERE
PERCORRERE MA NON PER CORRERE
Domenica 06 maggio - Lunedì 06 maggio 2015
Decido di affrontare questa seconda randonnée dell’anno, un percorso di 300 chilometri che si snoda attraverso aree geografiche che ben conosco, dal momento che per lo più le strade interessate costituiscono i tragitti che abitualmente percorro vicino a casa e che fanno da periplo al lago d’Orta sino a Gravellona Toce sul lago Maggiore, passando per la strada della Cremosina e il Santuario di Boca, Gattinara e le risaie di Rovasenda, Arborio.
Lo start iniziale è fissato a Chivasso, località del torinese, a mezzanotte; con ritrovo stabilito, dalle 22.00 serali, in posizione molto comoda poco distante dall’uscita della tangenziale.
Giungo con ampio anticipo come mio solito, per svolgere con tutta calma le poche questione burocratiche, la preparazione iniziale della bicicletta e attingere informazioni aggiuntive sul percorso che mi aspetta.
Verso le 4.30 circa, se tutto andrà per il meglio, passerò da Villa del Bosco, praticamente 100 metri sotto casa lungo la Provinciale che da Roasio sale verso Sostegno e quindi Borgosesia, peccato: vista l’ora mia moglie non potrà fare altro che dormire!
Tre saranno i controlli stabiliti: il primo nel Ricetto di Candelo, il secondo al Santuario di Boca e il terzo a Gravellona Toce, nella stazione ferroviaria. Quest’ultimo è l’unico a non essere gestito, occorrerà obliterare il tagliando giallo ACP nella macchinetta che effettua il servizio per la convalida dei biglietti dei treni.
Durante le ore notturne i circa 80 partecipanti creano gruppi consistenti, è bene infatti non pedalare da soli principalmente per questioni di sicurezza stradale malgrado il traffico veicolare sia decisamente ridotto.
Sino al primo controllo nel Ricetto di Candelo a 72 chilometri dalla partenza, il clima sembra conciliante e non così avverso come paventato. Le previsioni meteo prevedono infatti un freddo siberiano per il periodo primaverile, ed io vestito più da spedizione alpinistica che da ciclista tendo a sudare più del dovuto… è qui che levo qualche indumento. Avrò di che pentirmene amaramente poiché da quel momento e sino alle 7.30 – 8.00 del mattino le temperature si abbassano decisamente e un freddo micidiale non ci da tregua. Per evitare problemi gastrointestinali non bevo e non mangio nulla, fatta eccezione per un semplice caffè al Santuario di Boca, punto del 2° controllo posto a 117 chilometri da Chivasso.
Con la comparsa della luce naturale il gruppo di cui faccio parte si dirada secondo le differenti andature. Dalla cittadina di Borgomanero e sino al termine della prestazione io faccio coppia con Biagio di Maggiora. Persona di poche parole, Biagio è un buon compagno di avventura: ci aiutiamo ad individuare i tragitti, rallentiamo a turno il ritmo di pedalata se il socio momentaneamente arranca e finalmente non lontano da Gravellona, sulla strada del ritorno dopo avere superato anche il 3° controllo nella stazione ferroviaria, tra l’altro tribolando non poco per fare obliterare correttamente il tagliando ACP alla macchinetta automatica, ci regaliamo una sosta ristoratrice cappuccio-brioche.
Fino a Santhià il percorso su strade a me famigliari mi facilita non poco, oltre chiediamo qualche informazione a passanti giusto per evitare deviazioni che allungherebbero inutilmente il tragitto, per poi arrivare a Chivasso dopo 14 ore di pedalata pressoché ininterrotta. Bella esperienza nonostante il freddo…
Flavio Facchinetti